L'Argentina ha 500 anni di storia scritta
L'Argentina ha 500 anni di storia scritta, è un'immensa nazione di lingua spagnola, con una superficie di ben 9 volte quella dell'Italia ed una popolazione di 43 milioni di abitanti. La comunità argentina è strettamente legata con quella italiana in quanto oltre metà della popolazione ha discendenze con avi di origine italiana, emigrati in massa (3 milioni) tra la fine dell'800 e gli inizi del '900. La provincia del Chaco, regione compresa tra Argentina, Paraguay e Bolivia, con capoluogo Resistencia, è situata nel nord del Paese; con una superficie di 99.633 km² pari ad un terzo dell'Italia, si estende nella pianura del Chaco Austral, a sud del Rio Bermejo. L'habitat naturale è caratterizzato da una vegetazione di tipo subtropicale con bosco alto, alternato a boscaglie basse, paludi, praterie semi inondate. Le temperature possono raggiungere i 47 gradi in estate e -5/-7 in inverno, perchè in assenza di catene montuose da Est a Ovest, le correnti calde del Nord e quelle fredde del Sud producono forti escursioni termiche (da -12° a +48°). Le popolazioni che abitavano queste terre appartenevano principalmente ai gruppi linguistici Guaicurú (Qom, Moqoit, Pilagá, Abipon ) e Wichi (Wichi, Nivaclée), erano di abitudini nomadi e seminomadi e si dedicavano alla raccolta dei frutti e del miele selvatico, alla caccia, alla pesca ed all’allevamento a partire dall’introduzione di animali domestici quali vacche, cavalli e ovi-caprini ed in minor misura si dedicavano all’agricoltura. Benché la popolazione attuale risenta molto della presenza dei migranti europei, italiani per oltre il 54% , essa trae discendenza dei popoli precoloniali ed autoctoni e in minor misura se pur considerevole, anche dai popoli africani. Attualmente la regione é abitata in maggior parte da una popolazione meticcia di cultura argentina chiamata etnia criolla o “de crollos”, con una estrazione culturale ed un sincretismo di origine autoctona Qom,Guaraní, Quechua. Questa terra é una degli ultimi territori dove é stata completata la “conquista” cosí come comunemente la si conosce, con battaglie campali, massacri, distruzione di accampamenti e villaggi, dove trattati e patti sono stati ignorati, dove è stato praticato il genocidio delle popolazioni originarie e dove le epidemie portate dai “conquistadores” hanno completato l’opera di colonizzazione . Tutto ciò si riverbera sin ai giorni nostri, in quanto i “vinti” restano ampliamente ignorati dall’educazione ufficiale e dall’economia dei vincitori.